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simbolononviolenzaLA COMUNITA' PER LO SVILUPPO UMANO INVITA tutti i nostri membri, aderenti e simpatizzanti e tutti coloro che sentono che un futuro degno e umanizzato è possibile, a partecipare attivamente a questa giornata di grande significato che collabora alla conquista di una nuova cultura umana che si esprime con il principio più importante “ tratta gli altri come vorresti essere trattato”

Equipe Coordinatrice Mondiale della comunità per lo sviluppo umano

22 Settembre 2011

 

Olivier Turquet - Pressenza

Domanda: Dicono che c'è crisi, Di che crisi stiamo parlando?

Risposta: si parla di crisi perché le crisi congiunturali fanno notizia e bisogna parlare e preoccuparsi di esse, a seconda dei temi che mettono i formatori di opinione dei media. Ma poche volte si parla dei problemi di fondo dell'economia capitalista, perché quello non fa notizia.

 

Che abbiate partecipato alla grande manifestazione di domenica 3 luglio 2011 nell’ex “Libera Repubblica della Maddalena”, in Val di Susa, dove il popolo NO TAV continua a opporre la sua legittima, nonviolenta resistenza alla Grande Opera (“d’importanza storica, che questa nazione salverà”, direbbe Caparezza), o che abbiate appreso le cronache di quella giornata dalla televisione e dai quotidiani, credo che ve lo stiate chiedendo. Credo che vi stiate chiedendo se quella giornata - che per un pelo non è diventata la seconda puntata del G8 di Genova del 2001 - poteva essere gestita diversamente, e se e cosa si sarebbe potuto fare per evitare lo scontro.

 

Forse ritenevate inevitabile lo scontro tra manifestanti e forze dell’ordine, ma molti di noi, convinti nonviolenti, ci stiamo domandando se lo sia stato davvero e se tutti, proprio tutti, hanno fatto quello che potevano per evitarlo.

 

Per aiutarci a rispondere a questa domanda, ricorreremo a studi e pensieri già realizzati in passato. La letteratura legata alle scienze sociali e politiche è ricca di spunti di riflessione, tuttavia – essendo, i firmatari di questo testo, umanisti – vorremmo fare riferimento a un documento che Silo (pseudonimo di Mario Rodríguez Cobos, principale ideologo del nuovo umanesimo universalista) scrisse nel 1993, ma che risulta sorprendentemente attuale e pertinente alle nostre riflessioni. Il documento si intitola “Ottava lettera ai miei amici” ed è oggi ricompreso nel volume dal titolo “Lettere ai miei amici”, ed. Multimage.

Giovedì, 24 Febbraio 2011 17:19

Libia: fermiamo la violenza!

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I membri de La Comunità per lo sviluppo umano sono addolorati e colpiti dalle notizie di repressione che filtrano dalla Libia e che fanno pensare ad un vero e proprio genocidio degli oppositori del sanguinario regime di Gheddafi.

 

Comunque si concluda la crisi,  il regime di Gheddafi non dovrà più godere di nessuna considerazione nè di nessun appoggio da parte dei Governi che si definiscono democratici, a partire dal Governo Italiano che si è distinto, in questi ultimi anni, nel ruolo di partner privilegiato di un personaggio che già prima di questi giorni terribili si era dimostrato un dittatore sanguinario.

La Comunità per lo sviluppo umano incoraggia e solidarizza con la protesta dei popoli di Tunisia, Algeria, Albania, Yemen ed Egitto.

La ribellione  quasi contemporanea e per motivi simili di questi popoli, ci sembra l’ ennesima  dimostrazione che  la crisi economica che stiamo vivendo è solo l’ultima propaggine di una profonda crisi di valori.

Una  crisi che viene da lontano; l'umanità non produce nulla di veramente evolutivo per la sua coscienza da decenni e basa la sua spinta evoluzionista sul campo tecnologico, con risvolti ovviamente funzionali all'economia.

Il capitalismo, il liberismo e il neo-liberismo sono destinati al fallimento perché essi stessi creano un sistema chiuso, che come tale è destinato all'entropia ed al crollo.

Ma la storia dell’umanità ci insegna anche che la crisi è preludio di cambiamento e ci auguriamo che questo momento possa essere, per i paesi già in rivolta e per il mondo intero, il trampolino per un salto verso quella cultura, quella strutturazione avanzata della coscienza, nella quale ogni forma di violenza produca ripugnanza.

L'insediamento nella futura società della cultura della nonviolenza sarebbe una conquista profonda che va al di là delle emozioni e delle idee che si manifestano debolmente nella società attuale e potrebbe essere il preludio di una nuova e più umana intelaiatura psicosomatica e psicosociale dell'essere umano.

Invitiamo i governi di questi paesi a dimettersi e le popolazioni ad esprimere la grande spinta del cambiamento con la metodologia della nonviolenza, affinché questa tappa di superamento del vecchio ad opera del nuovo ci avvicini in maniera crescente al mondo a cui tutti noi esseri umani aspiriamo.

Giovedì, 13 Gennaio 2011 14:55

Una rete di insegnanti per la nonviolenza

Ad Avellino, La Comunità per Lo Sviluppo Umano, propone un corso per Docenti e Volontari finalizzato a vari obiettivi.  Il corso si propone di creare una rete "autorigenerante" che porti nel tempo ad avere in ogni scuola media e media secondaria, un referente per le tematiche della nonviolenza, per tutti i progetti ad essa legati, e che formi persone capaci di insegnare semplici tecniche di autoconoscenza che possano mettere in condizioni gli allievi, ma anche gli stessi docenti, di dare risposte nonviolente a situazioni critiche. La creazione di questa "rete" è stata sentita dalla nostra Equipe di Base , come una vera e propria esigenza per contrastare quel senso di solitudine che spesso avverte chi propone questo genere di tematiche all'interno dell scuole. Del resto non è difficle comprendere come in un momento in cui si tagliano risorse economiche alla scuola e nel contempo si finanziano progetti che consentono agli allievi delle superiori di partecipare a corsi gratuiti di "addestramento militare" per tre settimane, a carico dello Stato, le nostre proposte siano in netta controtendenza.

Il Corso che ha già implementato alcuni incontri propedeutici, comincerà il 20 Gennaio alle 17.30, con un incontro introduttivo e prenderà definitivamente il via il 27 Gennaio  alle 17.30 con il primo incontro. Gli incontri si terranno al Centro Sociale "Samantha Della Porta" ad Avellino.

Per Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 06 Dicembre 2010 11:11

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Martedì, 16 Novembre 2010 23:42

Economie

La Comunità (per lo sviluppo umano) si autostiene con il contributo volontario dei suoi membri. Si realizza una campagna economica annuale per il sostegno delle attività d’insieme, alla quale partecipano tutti i membri effettivi del mondo. L’ammontare delle quote è definito dalle “équipes di coordinamento nazionali”, prendendo come base una percentuale del salario medio del paese in questione.

La quota raccolta si distribuisce in modo proporzionale tra équipes di base, équipes di coordinamento nazionale ed équipe di coordinamento mondiale secondo proporzioni definite.

Si potranno anche organizzare raccolte occasionali, in base alle necessità che possono sorgere, nelle quali parteciperanno in modo volontario i membri effettivi e gli aderenti dell’organismo. L’ammontare di tali raccolte occasionali non potrà mai superare l’ammontare della quota annuale.

Coerentemente con una organizzazione a base umana, i fondi per il suo sostegno provengono dai suoi membri.

Martedì, 16 Novembre 2010 23:40

Funzioni d’insieme

Le Equipes di Base de La Comunità, così come le Equipes di Coordinamento nazionale e mondiale potranno, se lo considerano necessario, definire funzioni che facilitano l’azione d’insieme, come:

Funzione di portavoce: responsabile di rappresentare La Comunità in attività istituzionali, con la stampa e in ogni attività o situazione nella quale ci sia bisogno di esporre i punti di vista de La Comunità. 

  • Funzione di relazione con altre organizzazioni.

  • Partecipazione delle minoranze

  • Funzione legale e giuridica.

  • Funzione stampa e diffusione.

  • Altre funzioni ad-hoc.

 

Queste funzioni sono elette per votazione diretta dai membri delle rispettive équipes (di base, di coordinamento nazionale o mondiale), e hanno una durata di un anno nel caso delle équipes di base, e di due anni per le équipes di coordinamento di paese e mondiale. Queste funzioni sono esclusivamente di relazione con il medio, di servizio all’insieme e non di orientamento; rispondono a un mandato con delineamenti precisi e possono essere rielette.

Martedì, 16 Novembre 2010 23:36

Il coordinamento locale e mondiale

A seconda di come si svilupperanno queste “equipe di base de La Comunità”, si presenteranno necessità di coordinamento con altri gruppi de La Comunità che agiscono in una stessa nazione.


In questo caso, una “Equipe di Coordinamento Nazionale” si fa carico di questa coordinazione. In una nazione devono esserci almeno quattro “Equipes di Base de La Comunità”, per poter eleggere la “Equipe di Coordinamento Nazionale”.

Queste “équipes di coordinamento nazionale” hanno come funzione quella di coordinare l’azione d’insieme (campagne, forum, risposte a situazioni di conflitto nel medio, ecc.); coordinare la risposta a necessità d’insieme; portare avanti compiti amministrativi e legali (se necessario); eleggere il proprio portavoce e coordinare le relazioni con la stampa e con altre organizzazioni.

Le “equipe di coordinamento di paese” sono formate da un massimo di 12 persone e un minimo di 4, elette per votazione diretta dai membri o soci effettivi.

Il coordinamento mondiale è responsabiltà della “Equipe di Coordinamento Mondiale de La Comunità”, formata da 12 membri, eletti ogni due anni per votazione diretta dai membri effettivi de La Comunità di tutto il mondo.

Nella formazione dell’Equipe di Coordinamento Mondiale va considerata la rappresentanza delle minoranze etniche, culturali e regionali.

L’Equipe di Coordinamento Mondiale ha la responsabilità della coordinazione generale mondiale e potrà proporre azioni d’insieme di differente ampiezza e portata.

I compiti dell’Equipe di Coordinamento Mondiale sono:

  • Coordinamento di azioni d’insieme
  • Coordinamento di risposte a necessità d’insieme.
  • Informazione mondiale ai Gruppi di Base (Bollettino mondiale)
  • Cura della rappresentanza e della partecipazione delle minoranze
  • Web ufficiale (pagina web mondiale ufficiale in varie lingue nella quale si trovano i materiali ufficiali e tutta l’informazione mondiale necessaria)
  • Comunicati mondiali ufficiali
  • Relazione con altre organizzazioni a livello mondiale
  • Ammissione di organizzazioni e/o fronti che agiscono a livello regionale o mondiale e che desiderano incorporarsi come “aderenti” a La Comunità.


Qualsiasi proposta o azione che includa la modifica dei materiali ufficiali o di importanti aspetti organizzativi dell’organismo, dovrà essere sottomessa alla votazione diretta di tutti i suoi membri.

Altri livelli di coordinamento, come quelli di città o regionali, si formeranno transitoriamente quando le necessità lo richiedano (azioni d’insieme, forum, campagne, ecc.), ma non avranno carattere permanente, come invece lo hanno le Equipe di Coordinamento di Paese e l’Equipe di Coordinamento Mondiale.

Sintetizzando questo punto, le équipes di Coordinamento Nazionale e l’Equipe di Coordinamento Mondiale sono organi permanenti di coordinazione, che si eleggono per voto diretto dei membri effettivi delle “Equipe di Base de La Comunità”, mentre gli altri livelli di coordinamento (di città o regione) sono transitori e rispondono a necessità congiunturali. Per la formazione delle equipe di paese e della equipe mondiale, non ci sarà la possibilità di rielezione in periodi consecutivi.